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Dalla reggia esce esterrefatto uno schiavo frigio.
frigio
Fuggii la morte, l’argivo brando,
coi barbarici sandali
il soffitto varcando
di cedro, e i dorici
triglífi, fuor dell’atrio,
lontano lontano,
o Terra, o Terra,
con fuggi fuggi barbarico.
Ahimè, dove scampare, amiche, ahimè?
Spiccherò il volo per l’ètra candido?
O per il ponto, cui l’Oceano
testa di tauro
fra le sue braccia serra
e recinge la terra?
coro
O Idèo, ministro d’Elena, che avviene?