Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/230


ELENA 227

a mia sorella. Torni Elena in patria,
se lo vogliono i Numi. E voi sappiate
che la vostra sorella, il sangue vostro,
è la piú saggia e virtuosa donna
che sia. V’allegrin d’Elena gli altissimi
sensi, che in poche donne si riscontrano.

coro

Spesso tramuta quanto oprano i Dèmoni,
e inaspettati eventi i Numi compiono;
e a quel che s’attendea negarono esito,
e all’inatteso aprîr tramite agevole.
E tale fu di questo evento il termine.