elettra
Dunque, aspettate, ché origlio alle porte,
ora che tutto è tranquillo. — A che l’opera
indugiate di morte?
Non m’odono! Oh i miei danni, oh trista me,
il ferro innanzi alla beltà si spunta!
Già degli Argivi alcuno, armato il pie’
muove al soccorso, la reggia ha raggiunta. —
Guardate meglio: non è di quiete
quest’ora: l’occhio qua e là volgete.
coro
L’occhio volgo dovunque, a manca e a dritta!
Dall’interno si levano altissime grida.
elena
Argo, ahimè, muoio d’infame trafitta!
semicoro i
Deh! Gli amici già sono al cimento!
semicoro ii
D’Elena è questo, mi pare il lamento.