Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/221

218 EURIPIDE


elettra

Odimi, dunque; ed anche tu, qui bada.

oreste

Parla: attendere il bene anche è un piacere.

elettra

Certo conosci, tu, la figlia d’Elena.

oreste

Sí, ch’ebbe latte da mia madre, Ermíone.

elettra

Essa di Clitemnestra è andata al tumulo.

oreste

A fare che? Quale speranza insinui?

elettra

Libàmi, invece di sua madre, a spargere.

oreste

E in che ciò giova alla salvezza nostra?