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elettra

Strofe
Fo’ risuonar, pelasga terra, i gemiti,
nelle guance affondando, con sanguineo
spasimo, l’unghia candida,
ed i colpi sul capo, onde Persèfone
bella s’allegra, ch’è regina agl’inferi.
E la terra ciclopia
rada col ferro a lutto la cesarie,
pianga i cordogli della mia prosapia.
Pietà, pietà riscuotono
quelli che sono adesso a morte prossimi.
e che signori un dí furon de l’Ellade.

Antistrofe
Tutta perí, tutta perí, di Pèlope
la progenie, e la casa che, un dí prospera,
oggetto era d’invidia.
La gelosia dei Numi e il voto lugubre
distrutta l’ha, che i cittadini diedero.
Ahimè, ahi, lagrimevoli
umane stirpi! Come sugli effimeri
contro ogni attesa il destino precipita!