Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
162 | EURIPIDE |
oreste
Ben, dici: io vivo son, ma pei guai morto.
menelao
Come squallido sei, che crine irsuto!
oreste
Ciò che feci mi brutta, e non l’aspetto.
menelao
Aride hai le pupille, il guardo truce.
oreste
Di me sol resta il nome: il corpo è sfatto.
menelao
O sembiante deforme oltre ogni attesa!
oreste
Io son quei che svenò la madre misera.
menelao
Lo so; ma schiva il sovvenir dei mali.