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da te scotesti le fitte del duolo!
Quella beata che Artemide un giorno
dalle sue danze scacciò, perché troppo era bella,
dandole forma di cerva dalle auree corna, la figlia
titana di Mèrope. — Invece
la mia bellezza distrusse
le torri di Dardano, gli Achei sventurati.
Entra nella reggia.
Il coro abbandona l’orchestra.