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72 EURIPIDE

Dinanzi a noi l’esercito dei Frigi
era teco schierato. E qual fu spento
degli alleati tuoi, quale ferito,
se gli avversarî, come dici, giunsero?
lo fui ferito; e quei che piú sofferse
il sol piú non vedrà. Per dirla in breve,
niun degli Achivi incolpo. E chi, giungendo
di notte al campo dei nemici, Reso
trovar poteva, se dei Numi alcuno
non avesse indicato ov’ei giaceva
agli assassini? Ch’ei fosse pur giunto
ignoravan: ma tua tutta è l’insidia.
ettore
Da tempo già, da che l’argivo esercito
la nostra terra invase, ebbi commercio
con gli alleati, e taccia di misfatto
niuno m’inflisse mai: primo tu sei.
Mai di cavalli tanto amor m’invada,
che per esso gli amici a morte io ponga.
Fu d’Ulisse l’impresa: ordirla e compierla
quale altro argivo pote’ mai? Timore
egli m’incute; ed il timore m’agita
che trovato abbia e spento anche Dolone:
ch’egli da tempo è lungi, e non appare.
auriga
Questo Ulisse che dici io non conosco;
ma nemico non fu chi noi trafisse.