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coro
Del Tracio re miseramente ucciso
auriga, non lagnar che la sua morte
dei suoi nemici opra non fu. Ma giunge
Ettore stesso. La sciagura apprese,
e ii duolo tuo con te, sembra, partecipa.
Giunge Ettore, e, altamente sdegnato, rivolge la parola al Coro.
ettore
E come mai nemici esploratori
giunsero qui, d’immense doglie artefici,
e niuno li scoprí, vergogna vostra,
e macellata fu la nostra gente,
né quando in campo entrâr, né quando uscirono
respinger li sapeste? E chi ragione
dar ne dovrebbe, se non tu? Custode
sei tu del campo. E illesi ora s’involano
e molto alla viltà dei Frigi irridono,
ed a me duce. Ma sappiate, a Giove
giuro ne fo, che te la sferza attende
per la tua colpa, o il capital supplizio:
se non sarà, chiamate Ettore un vile.
coro
Antistrofe
Ahimè, ahimè!
Grande è la mia disgrazia.
Essi giunsero, o d’Ilio
signore, quando a te recai l’annunzio