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RESO 41



Giunge Reso, con un gran seguito. Le sue armi squillanti
brillano al fulgor delle fiaccole.

corifeo
Ore grande! Un bel cucciolo, o Tracia,
tu nutristi, che il regno reggesse.
Vedi l’arm, che, d’oro fulgenti,
le sue membra riparano, ascolta
il clamor dei minaci, che squillano
tintinnaboli appesi alle guigge
degli scudi. È un Iddio questo germine
della Musa canora, è un Iddio,
è Marte medesimo, e giunge,
e spira salvezza per Ilio.
reso
Si rivolge ad Ettore.
Prode, e figlio d’un prode, Ettore, sire
di questa terra, salve. A te rivolgo
già da gran tempo la parola. Godo
che a te fortuna arrida, e che tu spinto