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268 EURIPIDE

polimestore
                                        Ti cruccia udirmi?
agamennone
Non gli serrate la bocca?
polimestore
                                                       Serratemela:
ho favellato già.
agamennone
                                        Non v’affrettate
a gittarlo in qualche isola deserta,
quand’ei con tanta tracotanza parla?
Ecuba, e tu, meschina, i due cadaveri
va’ seppellisci. E voi, donne troiane,
dei padroni alle tende avvicinatevi,
ché si levano già, vedo, propizie
queste brezze al ritorno. Or verso l’Ellade
felicemente veleggiar si possa,
ed in casa trovar che tutto prosperi,
poi che liberi siam da tanti affanni.
Esce.
coro
Alla spiaggia, o compagne, alle tende
dei padroni si muova, alle pene
del servaggio: ché dura è la sorte.