che si scuotan dal sonno, e l’aste impugnino.
Alle tue schiere amici
manda: adattate ai corsïer le redini.
Chi andrà di Panto al figlio,
d’Europa al figlio, principe dei Lici?
Dove son quei che attendono alle vittime?
Dove dei frombolieri
i capitani? E voi, stringete ai cornei
archi le funi, o della Frigia arcieri.
ettore
Ciò che dici, da un lato sgomenta,
dall’altro incoraggia; e di certo
nulla dici. Di Pane Saturnio
ti percosse la sferza, e per questo,
lasciato il tuo posto,
disturbi le schiere? Che dici?
Qual nunzio dirò che tu rechi?
Le parole son molte; ma nulla
tu dici d’esplicito.
coro
Antistrofe
Ettore, alto si espande
fulgor, tra il buio, dall’argivo esercito:
le stazioni delle navi brillano.
Le schiere accorse sono
tutte quante alla tenda d’Agamènnone,
per qualche ordine; ed il tumulto è grande.
Mai prima d’ora con sí gran frastuono
non s’adunaron le falangi nautiche.