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ORESTE 259


oreste

Profeta ambiguo, non mendaci furono
dunque i tuoi vaticinii, anzi veridici.
E sí, temei ch’io, presumendo udire
la voce tua, qualche maligno Dèmone
udito avessi. Or tutto andrà pel meglio,
e al tuo comando ubbidirò. La spada,
vedi, allontano da Ermïóne; e sposa
l’accetterò, se a me l’assegna il padre.

menelao
rivolto ad Elena.

O di Giove progenie, Elena. salve:
degna d’invidia sei tu, che dei Numi
la casa avventurata abiti. Oreste,
a te, poiché Febo lo vuole, accordo
la figlia mia. Di nobil sangue tu,
figlia di nobili essa; e a te fortuna
rechin le nozze, e a me che le l’accordo.

apollo

Muova ciascuno adesso ove l’invio;
e le contese cessino.

menelao

                                                  Obbedisco.

oreste

Ed anch’io, Menelao, mi chino al nostro
destino, e ai tuoi responsi, o Nume ambiguo.