Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/242

234 EURIPIDE

agamennone
Se di ciò nulla dir mi vuoi, t’accordi
bene con me: ché nulla udire io bramo.
ecuba
Senza costui, di me né dei miei figli
trarre vendetta non potrei. Che indugio?
Conviene ardire, ch’io riesca, o no.
Alza il capo e tende supplice le braccia verso Agamennone.
Per le ginocchia tue, per la tua guancia,
per la tua giusta mano io ti scongiuro!
agamennone
Che cosa brami? Che tu possa libera
la tua vita condurre? È cosa facile.
ecuba
No, no! Se mai vendetta avrò degli empî,
schiava tutta la vita eleggo vivere.
agamennone
E a che mi chiami? Qual soccorso invochi?
ecuba
Nulla di quanto, o re, supponi. Vedi
questa salma su cui lagrime verso.