coro
Ahimè, che dici? Ucciso l’ha per lucro?
ecuba
Indicibile infamia, inesprimibile,
che supera ogni orrore, insopportabile,
empia. Ove la giustizia è piú degli ospiti?
Oh, maledetto fra tutti! Percosso
tu l’hai col ferro affilato, le tenere
membra hai recise a brani,
né d’un fanciullo a pietà ti sei mosso.
coro
Come un Dèmone avverso, o sciagurata,
te, d’ogni altra mortale assai piú misera,
rendea! Ma giunger qui veggo Agamènnone,
il signor. D’ora in poi si taccia, o amiche.
Entra Agamennone.
agamennone
Ecuba, a che la figlia tua nel tumulo
indugi a seppellir? Venne Taltibio
a dirmi ciò, che la tua figlia niuno
toccar dovesse degli Argivi; e noi
l’abbiam lasciata lí, né la tocchiamo.
Ma tu tardi, sí ch’io ne meraviglio,
e per mandarti lí giungo, ché tutto
bene disposto è là, se in tanto misera
sorte, parlar si può di bene.
Scorge il cadavere di Polidoro.