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coro

Strofe
Ahimè, amiche, ahimè, or fate strepito,
strepito ed urla si déstino
dinanzi alla magion, sí che l’eccidio
tremendo, negli Argivi orror non ecciti,
né dei Signori alla magione accorrano,
prima ch’io possa veramente scorgere
nel sangue immerso d’Elena il cadavere,
o nuova me ne rechi alcun dei famuli:
ché alcuni eventi son certi, altri ambigui.
Fu la pena che inflissero
ad Elena gli Dei, piena giustizia.
Ch’essa l’Ellade tutta empie’ di lagrime,
per il fatal, per il fatale Pàride,
l’Idèo, che tutta trasse ad Ilio l’Ellade.

Ma della reggia, ecco, i serrami stridono.
Tacete: uno dei Frigi esce: da lui
sapremo quanto nella casa avvenne.