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coro
Strofe
La mia sorte funesta
principio ebbe, il mio lutto,
quando gli abeti dell’idèa foresta
Alessandro abbatté prima, e del pelago
spinse le navi sopra il gonfio flutto,
verso il talamo d’Elena,
la piú bella fra quante
donne contempla il sole aureo fiammante.

Antistrofe
Ché duolo, e d’ogni duolo
un destin piú fatale
volgon lor giro. La follia d’un solo
tutta una gente, del Simèto ai margini,
travolge a rovinoso ultimo male.
La gara, onde giudizio
diede fra i picchi idèi
un pastor, sopra tre figlie di Dei,

Epodo
fu con la lancia, con lo sterminio
decisa, e il crollo dei tetti miei.