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schiava, senza piú figli, a terra giace,
e insozza nella polve il capo misero.
Ahimè, ahimè! Vecchio sono io, ma pure
possa io morir, prima ch’io piombi in qualche
vituperoso affanno! Or sorgi, o misera,
solleva il fianco e il capo candidissimo.
ecuba
Ahimè, chi sei, che il corpo mio giacere
non lasci? A che la doglia mia riscuoti?
taltibio
Taltibio io son, ministro son dei Dànai;
e Agamènnone, o donna, a te mi manda.
ecuba
O carissimo! Giungi per uccidere
anche me su la tomba? Hanno deciso
questo gli Achei? Dolcissime parole!
Affrettiamo, corriamo! O vecchio, guidami.
taltibio
lo ti chiamo, io son qui, perché tu, donna,
la morta figlia seppellisca. Entrambi
gli Atridi, e gli Achei tutti qui m’inviano.
ecuba
Che dici, ahimè! Non per condurmi a morte
giungi, bensí per annunciar sciagure.