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214 EURIPIDE

ecuba
Che fare, ahimè! Dove finir mia vita?
polissena
Morirò schiava, eppur nacqui d’un libero.
ecuba
lo di cinquanta figli orba rimasi.
polissena
Dir che debbo al tuo vecchio sposo, ad Ettore?
ecuba
Dí ch’io son delle donne la piú misera.
polissena
O petto, o sen che dolce mi nutristi!
ecuba
Trista, immatura la tua sorte è, figlia.
polissena
Salute, o madre! Ed anche a te, Cassandra.