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LE TROADI | 151 |
Giunge Menelao.
menelao
Quanto è, raggio del Sol, bello il tuo lume,
oggi ch’io riaver la sposa mia,
Elena, posso! Ch’io son Menelao
da tanti mali travagliato; e questo
è l’esercito achivo. E a Troia io venni,
non, com’è fama, a causa d’una femmina,
bensí d’un uomo, che rapí la sposa
mia dalla reggia, ospite infido. Ora egli,
come voller gli Dei, scontò la pena,
egli e la sua città, caduta sotto
le lance Ellène; e la Spartana a prendere
io vengo qui: ché della donna il nome
che fu mia sposa, non dirò. Fra l’altre
prigioniere di Troia, in questa tenda
ella or si trova. Quelli che patirono
per riaverla, in guerra, or l’affidarono,
ch’io l’uccidessi, a me: se pur non voglio
ricondurmela in Argo, e non ucciderla.
Ed io decisi che il destino d’Elena
non si compiesse in Troia, e in terra d’Ellade