corifea
Come son dolci, a chi soffre, le lagrime,
e i tristi canti delle nenie, e i gemiti!
andromaca
Madre dell’uom che tanti Argivi spense,
vedi queste sciagure, o madre d’Ettore?
ecuba
L’opere vedo dei Celesti, come
esaltano i da nulla, e i grandi abbattono.
andromaca
Preda son tratta con mio figlio. Fui
nobile, e schiava son: mutò mia sorte.
ecuba
Terribile è il destino: or or Cassandra
fu da me lungi trascinata a forza.
andromaca
Ahi ahi!
Un altro Aiace, a quel che dici, apparve
per la tua figlia e mali altri ti premono.