coro
Frena, Ecuba, la tua figlia delira
ché a pronti balzi al campo acheo non giunga!
ecuba
Tu la fiaccola, Efesto in queste nozze
reggi; ma troppo amara è questa luce
che fai brillar, dalla speranza grande
troppo diversa. Ahi, figlia mia, creduto
mai non avrei che delle spade all’ombra
e delle lancie achèe simili nozze
celebrare dovrei. Dammi la fiaccola,
ché, delira correndo, obliqua tu
la reggi, o figlia; e la sventura il senno
reso non t’ha, ma quale fosti or sei.
Riportate le faci entro la tenda,
donne di Troia, e ai cantici di nozze
rispondan di costei le nostre lagrime.
cassandra
La fronte mia vittorïosa cingi
d’una ghirlanda, o madre, e per le mie