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ELETTRA 111

E tu d’Arcadia una città dovrai
sopra i rivi d’Alfeo per sede avere,
di Licèo presso al tempio; e nome avrà
quella città da te: questo a te dico.
Alla salma d’Egisto, i cittadini
d’Argo daran sepolcro; ed a tua madre
darà sepolcro Menelao, che giunse
solo or, dal dí che Troia prese, a Nauplia,
ed Elena con lui. Vien dalla reggia
di Pròtëo costei, vien dall’Egitto,
e mai tra i Frigi non andò. Ma volle
Giove che risse, che sterminio fossero
fra i mortali, e un’immagine plasmò
pari ad Elena, e ad Ilio la mandò.
E la vergine sposa adduca Pílade
dalla terra d’Acaia alla sua patria;
e quei che tuo cognato è sol di nome,
alla Fòcide adduca, e copia molta
di ricchezza gli dia. Tu sopra il giogo
dell’Istmo il pie’ sospingi, e al tempio récati
di Cècrope felice. E alfine libero
da queste pene, avrai prospera vita.

corifea

O figliuoli di Giove, è concesso
rivolgere a voi la parola?

il dioscuro

È concesso; voi lorde non siete
di questo assassinio.