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ELETTRA 97

cagione a te d’acquistare alta fama
la colpa onde fu rea la tua sorella
Elena: il vizio, col suo triste aspetto,
mette in rilievo la virtú dei buoni.
— Il padre, dici tu, la figlia uccise.
Ma io, ma il fratel mio, che torto dunque
t’abbiamo fatto? E perché, quando ucciso
lo sposo avesti, a noi la casa avita
non consegnasti, e l’altrui ben recasti
al drudo tuo, per conquistare a prezzo
le nuove nozze? Ed esule il tuo sposo
per l’esilio d’Oreste ora non va,
morto non è, per espiar la morte
mia: ché, se morta è pur la mia sorella,
ei due volte, sebben viva, m’uccise.
E se l’eccidio vendicar l’eccidio
deve per giusta legge, Oreste, il tuo
figliuolo, ed io, per vendicare il padre
dovremo uccider te: se fu giustizia
la tua, sarà giustizia anche la nostra.
Oh, stolto l’uomo che, prezzando troppo
ricchezza e nobiltà, sposa una trista
femmina: meglio delle illustri nozze
giova una moglie onesta avere in casa.

corifea

Gli uomini a caso scelgono le mogli:
uno ha prospera sorte, ed uno avversa.

clitemnestra

Del padre amica, o figlia mia, per indole
tu sei. Cosí succede. Alcuni tengono

Euripide - Tragedie, VI - 7