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GLI ERACLIDI 73

io giacerò sotterra, e nimicissimo
ai nepoti di questo, allor che qui
con molte schiere giungano, tradendo
i benefici vostri: ecco a quali ospiti
deste soccorso. Or, come mai, se ciò
sapevo, io venni qui, senza all’oracolo
badar del Dio? Giunone io mi credei
che piú possente fosse d’ogni oracolo,
e che tradito non m’avrebbe. Ma
non consentite ch’ella sul mio tumulo
libagïoni rechi e sangue, ch’io
preparo ad essi un misero ritorno
per guiderdone. E un duplice vantaggio
otterrete da me: farò morendo
l’utile vostro e dei nemici il danno.

alcmena

Avete udito? E che indugiate, quando
ad Atene salvezza e ai vostri posteri,
con ciò potete procurare, a ucciderlo?
La piú sicura via mostra il nemico,
e morendo ci giova. Accompagnatelo,
o servi, e quando poi l’avrete ucciso,
datelo ai cani. — Non sperar di vivere
piú, per bandirmi dalla patria terra.

coro

Parli bene. Movete, o vincitori,
giacché, per mia parte
resteran senza macchia i miei príncipi.