alcmena
Io ci sono; e qualcuno esser presumo.
nunzio
Attirerai su te biasimo grande.
alcmena
Amo questa città, non c’è contrasto.
Ma questo, poiché in mano alfin mi cadde,
nessuno v’è che possa piú strapparmelo.
E temeraria lascia che mi dicano
e ch’io presumo piú che debba femmina;
ma tal opera a fine io condurrò.
corifeo
È terribile, o donna, io ben lo vedo,
l’odio tuo per quest’uomo; e perdonabile.
euristeo
Io non ti blandirò, sappilo, o donna,
né tu m’udrai che per salvar la vita
altra parola io dica, ond’io m’acquisti
la nomea di viltà. Non di buon grado
in tal contesa io mi gittai: sapevo
ch’ero cugino tuo, ch’ero parente
ad Ercole tuo figlio: in me tal febbre
senza volere mio, Giunone accese,
ch’era una Diva. Ed io, quando contratta