Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
coro
Strofe I
O terra, e tu che illumini,
Luna, le notti, o fiammei
del Dio raggi vivissimi,
recar possiate a me della vittoria
l’annunzio, e il grido estollerne
al cielo, e al regal seggio
d’Atena occhicerulea,
ora, che, avendo i supplici
accolti, per la patria
e pei miei tetti, il rischio
recidere devo io col ferro candido.
Antistrofe I
Che una città magnifica
qual’è Micene, e celebre
pel suo valor, di collera
s’infiammi contro noi, cosa è terribile.
Ma sarebbe tristissimo
anche, se d’Argo agli ordini
noi tradissimo i supplici.
Ma non temo io, ché milita