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GLI ERACLIDI 53

turpe sarebbe della casa a guardia
restare, e chi poltrire, e chi combattere.
Il servo entra nel tempio.

coro

L’ardir tuo non prostrarono gli anni,
anzi è in fior; ma le forze ti mancano.
Perché invano t’affanni ad un’opera
che a te farà danno, e ben poco
può giovare alla nostra città?
L’età tua ti convien riconoscere,
né piú l’impossibile
cercare: che giovine
tu ritorni, possibil non è.

alcmena

A che t’accingi? Di ragione uscito
lasciar mi vuoi coi figli miei qui sola?

iolao

Questo s’addice a te: la pugna agli uomini.

alcmena

E come? E me chi salverà, se muori?

iolao

Ciò di tuo figlio i figli a cuore avranno.