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GLI ERACLIDI | 47 |
iolao
Son vecchio, e piú le forze non m’assistono.
servo
Giungo a recarti un’allegrezza grande.
iolao
Chi sei? T’ho visto altrove, e non ricordo.
servo
D’Illo un famiglio. Mi conosci adesso?
iolao
Caro! E a salvarci dagli affanni giungi?
servo
Certo! E sarai, per quanto udrai, felice.
iolao
O madre d’un gran figlio, Alcmena, dico,
esci, e queste parole odi, carissime:
ché già da un pezzo ti struggevi l’anima
ansïosa, se mai quelli tornassero.