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Esce dal tempio Ifigenia.

ifigenia

Pèlope il tantalíde, a Pisa giunto
con veloci cavalle, ebbe consorte
la figlia d’Enomào, Nacque da Pèlope
Atrèo: furon d’Atrèo figli Agamènnone
e Menelao. Del primo e della figlia
di Tíndaro io son figlia, Ifigenía,
che presso ai gorghi cui mulina l’Èuripo,
e insiem con le frequenti aure sconvolge
il cerulëo mar, sacrificata
fui da mio padre — ei sel credé — per Elena,
nelle famose alpestri gole d’Àulide,
d’Artèmide su l’ara. Ivi Agamènnone
l’elleno stuol di mille e mille navi
raccolto avea, per guadagnar contro Ilio
di vittoria agli Achei ghirlanda bella,
e, compiacendo Menelao, vendetta
trar dalle nozze ingiuriose d’Elena.
Or, poi che vento non soffiava, e al lido
costretta era la flotta, ardere vittime
fece. E Calcante disse: «O tu, che a questa