Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/170


IFIGENIA IN AULIDE 167


clitemnestra

Io non divago, e tu non divagare.

agamennone

O Diva Parca, o mia Sorte, o mio Dèmone!

clitemnestra

E mio, della mia figlia, uno e medesimo
per tre meschini!

agamennone

                                        Chi ti fece torto?

clitemnestra

A me lo chiedi? Di prudenza priva
è la prudenza che tu mostri.

agamennone

                                                       Tutto
è finito. Svelato è il mio segreto.

clitemnestra

Inteso ho tutto, e so quel che t’accingi
a far di noi. T’accusa il tuo silenzio,
e il gemer lungo: motto non aggiungere.