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IFIGENIA IN AULIDE 159


clitemnestra

Vana speranza. E che far devo? Dimmelo.

achille

La figlia pria che non uccida pregalo;
e se resiste, a me devi ricorrere.
Perché, se voi lo convincete, inutile
sarà l’opera mia, ché la salvezza
avrete allora conseguita, ed io
meglio procederò verso l’amico,
né rampognare mi potrà l’esercito
se la ragione e non la forza adopero.
Pur senza me, cosí possano compiersi
gli eventi che agli amici gaudio arrechino.

clitemnestra

Saggio parlasti; e far bisogna quello
che dici tu. Ma se di ciò che bramo
alcunché non conseguo, ove potrò
vederti ancora, ove recarmi, o me
misera, dove, per trovar la tua
mano, dei mali miei soccorritrice?

achille

Vigilerò, dove bisogni: niuno
scorgerti deve sbigottita muovere
per l’esercito acheo: torto alla casa
non far del padre. Non è degno Tíndaro
di mala fama, ch’è sommo fra gli Èlleni.