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IFIGENIA IN AULIDE 153


vecchio

Menelao me la strappava; del mal nostro è desso il reo.

clitemnestra

Odi tu, della Nèreide figlio, figlio di Pelèo?

achille

Tu sei misera, io mal tollero che fui tratto in questo inganno.

clitemnestra

Col pretesto di tue nozze la mia figlia uccideranno.

achille

Del tuo sposo il fallo, poco non pensar che anche me tocchi.

clitemnestra

Il pudor non mi trattiene dal gittarmi ai tuoi ginocchi,
io mortale, a te figliuolo d’una Dea. Quale albagia
posso avere? O per chi piú che per te, figliuola mia,
adoprar mi debbo? E aiuto dammi tu nella disdetta,
o figliuolo della Diva, ed a quella che fu detta
sposa tua, sia pure invano, ma fu detta; ond’io le chiome
di ghirlande le recinsi, ed a te l’addussi, come
al suo sposo: di sua morte sarà questo invece il giorno.