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LE SUPPLICI 91

teseo
Grazie: e l’augurio stesso a te rivolgo.
Appare Atena.
atena
Quello che tu per l’utile d’Atene
or devi fare, odi, o Tesèo, da Pallade.
Non consegnar, non cedere quest’ossa
sí di leggeri ai figli, che le rechino
al suolo d’Argo. Dei travagli in cambio
che tu, che Atene sopportaste, prima
un giuramento esigi. E Adrasto deve
prestarlo; egli è sovrano, e per la terra
tutta dei Dànai può giurare. E il giuro
tale sarà: che mai su questa terra
non porteranno infeste armi gli Argivi;
e quando altri la invada, impugneranno
contro esso l’asta. E dove il giuro obliino,
e contro la città muovano, impreca
la mala fine su la terra argiva.
E ascolta adesso dove a te conviene
le vittime sgozzare. Esiste un tripode
dal bronzeo pie’, nella tua casa: un giorno
Ercole a te lo die’, che a nuova impresa
moveva, poi che Troia ebbe distrutta,
e t’ingiunse che presso all’ara pítica
tu lo ponessi. Taglia qui tre gole
di tre pecore, e incidi i giuramenti
del tripode nel grembo; e poi consegnalo,
ché lo conservi, al Dio signor di Delfo,