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Ahimè, perché non è concesso agli uomini
esser due volte giovani, e due volte
vecchi? Se cosa v’è che nelle leggi
proceda male, noi possiam correggerla
con riforme novelle; ma correggere
l’età, non è concesso. Ove potessimo
due volte essere giovani, e due vecchi,
se un uom fallisse, ov’egli avesse duplice
la vita, riparar potrebbe al fallo.
Io, cosí, nel veder gli altri che avevano
figli, figli bramavo, e mi struggevo
nel desiderio. Ov’io già fatto avessi
prova, che cosa per un padre sia,
esser privo dei figli, al male d’ora
non sarei giunto, che al miglior dei figli
diedi spirito e vita, ed or l’ho perso.
Ed ora, che potrò fare, me misero?
Alla mia casa ritornar? Non veggo
altro colà che immensa solitudine,
desolato cordoglio. Oppure ai tetti
di Capanèo? Dolcissimo soggiorno
eran per me, quando vivea la figlia.
Ma viva or non è piú, lei che le labbra
sempre accostava alla mia gota, e il capo
mi stringea fra le palme. A un vecchio padre
nulla è piú dolce d’una figlia. L’anime
dei figli, grandi sono piú; ma dolci
meno, ed han meno di lusinga. Orsú,
quanto sia prima, a casa conducetemi,
rinchiudetemi al buio; e nel digiuno
il corpo mio quivi io distrugga e spenga.