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LE SUPPLICI 83

evadne
Non val: ché sopra me la mano stendere,
cogliermi non potrai: vedi ch’io già
piombo; e non tu, ma io, lo sposo mio,
ch’arso meco sarà, gioia ne avremo.
Si precipita.
coro
Orrendo l’atto, ch’hai, donna, ardito!
ifi
Figliuole d’Argo, ahimè, sono finito!
coro
Ahi le tue pene sono terribili!
Lo scempio piú d’ogni altro orrido hai visto.
ifi
Trovar non ne potresti uno piú tristo.
coro
Ahimè tapino!
tu stesso, o vecchio, e la mia patria misera
partecipaste d’Edipo il destino.