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298 | EURIPIDE |
NOTE ALL’«ERCOLE»
Pag. 107, v. 6. – La ..... spiga degli Sparti. È nota la tradizione, secondo la quale Cadmo, ucciso il serpente che custodiva la fonte di Are, ne seminò per consiglio di Atena i denti e ne nacquero guerrieri che si combatterono e uccisero fra loro tutti, ad eccezione di cinque che popolarono Tebe e furono detti Sparti, cioè seminati.
Pag. 108, v, 13. - Dirfi, monte dell’isola Eubea.
Pag. 140, v. 5. - Ermione, città dell’Argolide.
Pag. 141, v. 1. - Per salvar Teseo; allude alla tradizione che Ercole scendesse nell’Ade non solo per trarne fuori Cerbero, ma per ricondurre anche Teseo, che v’era sceso per liberare Piritoo.
Pag. 151, v. 1. - La nipote di Perse è Alcmena, figlia di Elettrione, che era figlio di Perse.
Pag. 158, v. 18. - Encèlado: allude al terremoto pel quale Pallade rovesciò la Sicilia sul gigante Encelado.
Pag. 161, v. 24. - La città di Niso, è Megara.
Pag. 164, v. 9. - Di Procne unico figlio: è Itys, ucciso da Procne e dato da lei in pasto al marito Tereo.
Pag. 175, v. 18. - Il colle dell’ulivo è Atene, che, come è noto, ebbe da Pallade in dono tale pianta.
NOTE ALL’«IPPOLITO»
Pag. 205, v. 12. - L’Amazzone è Antiope (e secondo altri Ippolita), vinta da Teseo nella guerra che egli ebbe con le Amazzoni; cfr. p. 223, vv. 28 sgg.
Pag. 206. v. 9. - Il suolo di Pandione è l’Attica.
Pag. 208, v. 22. - I Pallantídi sono i figli di Pallante, uccisi da Teseo: questi, per espiazione di tale uccisione dovette vivere per un anno esule dalla patria.
Pag. 214. v. 10. - La Dittinna Vergine è Diana, onorata con tale appellativo in Creta.
Pag. 227, v. 7. - Dici quello pel toro? Allude alla nota favola di Pasifae innamorata del toro.