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nutrice

Fa’ cuore: con tanto fastidio
non devi agitarti, figliuola.
Piú facil sarà che il tuo morbo
sopporti restando tranquilla,
facendoti cuore: soffrire
destino è degli uomini tutti.

fedra

Ahimè!
Come attingere un sorso potrò
d’acqua pura da rorido fonte?
Quando mai mi potrò riposare
sotto i pioppi, fra l’erbe d’un prato?

nutrice

O figlia, ché gemi?
Dinanzi alla turba, parole
non dir che a follía siano cònsone.

fedra

Conducetemi al monte: alla selva
voglio andar, sotto i pini, ove, in traccia
di fiere, le cagne si lanciano
a ghermire i macchiati cerbiatti.
Vo’, pei Numi, la muta eccitare
coi miei gridi, ed in pugno la tèssala