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LE SUPPLICI 13

getture potrebbero essere molte ed inutili. Tuttavia, mi sembra interessante rilevare questa tregua di Dio nell’amara vita del poeta, e proprio in un momento cosí infausto per la patria.

E questo è uno dei tratti piú interessanti e caratteristici delle Supplici. Fra le grandi linee eschilèe, che sembrano a prima vista sollevarci in una sfera superiore, interamente obiettiva, e aliena da ogni interferenza personale, è nascosto un ritratto singolarmente preciso ed intimo di Euripide uomo. D’un Euripide alieno da ogni scetticismo e da ogni amarezza, e che ai problemi civili consacra una passione ardente ed attiva. D’un Euripide ben differente dallo scettico apolitico che ci descrive la tradizione, e che, indiscutibilmente, risulta dalla maggior parte degli altri drammi.

Forse, del piú vero Euripide.