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Arriva Lico col suo séguito, mentre Anfitrione esce dalla porta del palazzo.
lico
Esci in buon punto, Anfitrïone. Assai
dell’acconciarvi fu lungo l’indugio,
coi pepli e le funeree bende. Orsú,
ingiungi ai figli ed alla sposa d’Ercole,
che fuori della casa al fin si mostrino:
spontanei prometteste a morte offrirvi.
anfitrione
Tu mi soverchi nella mia miseria,
mi vituperi, o principe, perché
spento è mio figlio. Eppur, sebbene re,
porre freno alla tua foga dovresti.
Ma, poiché tu morte c’imponi, è forza
gradir la morte, e far ciò che ti piace.
lico
Megara ov’è? D’Alcmèna ove i nepoti?