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128 | EURIPIDE |
d’Ade; e questa la prova ultima fu.
Quivi si spense, o misero,
né fe’ ritorno piú.
Deserto ora è l’ostello
d’amici; e i figli attende all’empio tràmite
di Caronte il battello,
donde niun mai riedé. Nella tua mano
spera or la casa; e tu sei ben lontano.
Se fossero ancor floride
le mie forze, e vibrare ancor la cuspide
fra gli amici cadmèi,
io potessi, ai tuoi pargoli
darei soccorso: ma ben lungi è il gaudio
dei giovani anni miei.