coro
Ahi, scellerata, di ferro, di roccia
sei, che i tuoi figli, i tuoi stessi germogli,
con la tua mano di vita li togli?
Antistrofe II
Sola una donna dei tempi lontani
so, che sui figli avventasse le mani:
Ino14, dai Numi resa folle, quando
dalla casa Era via la spinse in bando.
E giú nel mare, poi ch’ebbe trafitta
la prole, si gitta:
i suoi piedi spingeva oltre la riva,
e lei la morte e i due figli ghermiva.
Quali altri orrori seguire potrebbero?
O delle femmine nozze funeste,
quanti ai mortali già lutti adduceste!