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MEDEA 83


medea

Dolcissime parole! E d’ora innanzi
benefattore e amico io ti considero.

nunzio

Che dici? In te sei, donna, non sei folle?
Odi che il focolar dei nostri re
è distrutto, e t’allegri, e non sgomenti?

medea

Bene io saprei parole onde ribattere
le tue; ma narra senza fretta, amico,
la loro morte: se fu crudelissima
morte, due volte lieta mi farai.

nunzio

Poiché dei figli tuoi la coppia giunse
insiem col padre, e nella stanza entrò
della regina, ci allegrammo noi
servi, che pel tuo mal tristi eravamo;
e fu per il palagio un gran discorrere,
che con lo sposo tu composta avevi
l’antica lite. E chi la mano, e chi
il biondo capo dei fanciulli bacia.
E, pel piacere, anch’io, dietro ai fanciulli,
sino alle stanze delle donne entrai.
E la signora che onoriamo adesso
in vece tua, pria di veder la coppia