nei pensieri si struggono. Primo,
di bene allevarli; poi, d’onde
lasceranno sostanza ai figliuoli.
Oltre a ciò, se per buoni o per tristi
si spendan le loro fatiche,
nessuno lo sa.
E un male soggiungo, l’estremo
fra tutti, per gli uomini tutti.
Trovarono agevole copia
di vita, sia pure, pervennero
le membra dei figli a fiorente
gioventú, buoni crebbero. Ma,
se tale è il destino,
la Morte, lontano, nell’Ade
i corpi dei figli trascina.
A che giova dunque, che i Superi
sopra l’altre sciagure, ai mortali
addossino questa
dei figli, acerbissima?
Eripide - Tragedie. II - 6 |
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