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Strofe II
E come sui sacri suoi rivi12,
Atene potrà, come accoglierti
potranno gli amici, quando empia
sarai fra le genti, i tuoi parvoli
di vita per te saran privi?
Pensa a che strage t’appigli!
No, per le tue ginocchia,
ti prego, t’invoco, ti supplico,
no, non uccidere i figli!

Antistrofe II
E dove di mano dominio
attinger potrai, dove d’animo,
che avventi la strage terribile
al cuor dei tuoi pargoli? L’occhio
volgendo su lor, l’esterminio
compier potrai senza lagrime?
Quando con supplici grida
dinanzi essi ti cadano,
tu non potrai con saldo animo
tinger la mano omicida.