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coro
Strofe I
Ai fonti risalgono le sacre correnti dei fiumi:
con tutte le cose tramuta Giustizia.
Le menti degli uomini son piene di frode,
piú saldi non restano i giuri dei Numi:
la fama per essi tramutasi, e lode
partisce alla nostra progenie.
Onore avran le femmine: piú la donnesca vita
da trista fama non sarà colpita.
Antistrofe I
Desister dai cantici vetusti dovranno le Muse,
che usavan cantare la nostra perfidia.
La lira ed il carme che ispiran gli Dei,
Apollo, dei suoni signor, non infuse
a noi nella mente: ché allor leverei
un inno alla stirpe degli uomini.
Il volgere dei secoli narrare agevol rende
nostre e d’uomini assai varie vicende.
Strofe II
Dalla casa patema un naviglio
fra le gemine rupi del pelago