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28 EURIPIDE


nutrice

Non, udite che dice, che grida
leva a Tèmi, patrona dei supplici,
ed a Giove, dei giuri custode
pei mortali? Che plachi il suo sdegno
la signora per piccol conforto
possibil non è.

coro

Antistrofe
Essere non potrà che a noi la misera
venga, ed ascolti il sònito
dei miei detti, e dall’impeto
del cuore, e dalla grave ira s’affranchi?
La cura mia sollecita
agli amici, oh, non manchi.
Or tu muovi, e conducila
qui, pria che in casa faccia un qualche danno.
Annuncia a lei che amiche qui l’attendono:
ché qui prorompe luttuoso affanno.

nutrice

Lo farò; non credo io che convincere
la signora potrò; ma la grazia
pur vo’ darvi di questo mio sforzo.
Sebbene, essa lo sguardo sí fiero
sui famigli rivolge, che sembra,
quando alcuno a parlarle si appressa,
lionessa che guardi i suoi cuccioli.