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cosí d’assedio, le nemiche schiere?
Dillo, ch’io nella reggia entri, ed allegri
il vecchio cieco, poi che salva è Tebe.

araldo

Poscia che il figlio di Creonte, morto
per la sua patria, delle torri in vetta
stando, vibrò nella sua gola il ferro
dall’agèmina negra, onde salute
ebbe la patria, sette schiere e sette
duci, alle porte il figliuol tuo dispose,
a schermo degli Argivi; e poi, riserve
di cavalieri ai cavalier’ dispose,
di pedoni ai pedoni, affinché, dove
pericolasse il muro, ivi giungesse
senza indugio il soccorso. E dall’eccelsa
rocca, l’argivo esercito dai bianchi
scudi, vedemmo abbandonare il campo
sotto il Teumesso; e dalla fossa spintosi
di corsa, giunse alla città di Cadmo.
E il peana e le trombe a un punto squillano
dal loro campo, e presso a noi, sui muri.
E primo contro la porta Neísta
una schiera guidava, irta di scudi
fitti, Partenopèo, della fanciulla
cacciatrice figliuolo: una domestica
insegna su lo scudo ha: con le celeri
frecce, Atalanta un apro ètolo uccide. —
Alle porte di Preto, Anfïarào
s’appressava, il profeta, e sopra il carro
ostie recava; e non l'armi distinte