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or questo or quello alzavano, perpetua
di Tebe trenodía.
I gridi a tuoni simili,
simili a tuoni gli ululi
eran, quando la vergine
alata, alcun degli uomini rapía.

Antistrofe

E poi, col volgere
d’anni, l’oracolo
di Pito, Edípo qui mandò, che causa
fu dapprima di giubilo
per la terra tebana, e poi d’ambascia.
Ché, poi ch’ebbe vittoria
d’enimmi inesplicabili,
s’uní di nozze orribili
con la madre; e la macchia
di Tebe indi ebbe origine.
E proruppe all’eccidio
quando a gara esecrabile
con l’orrendo imprecar, sospinse, o misero,
i proprî figli. Onore, onore al giovine
che morí per la patria. Egli retaggio
lasciò a Creonte d’ululi,
ma procurò vittoria
fulgidissima ai claustri
delle torri settemplici.
Aver potessimo
deh, figli simili,
o Palla, che al dragon traesti l’ícore
col lancio del macigno.