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trionferà, tornar di nuovo ad Argo
come potrai, se mille e mille morti
avrai lasciati qui? Tutti diranno:
«Che tristi nozze strinse Adrasto! Tutti
per una donna siam perduti». Un rischio
duplice, o figlio mio, tu corri: o privo
restar del loro aiuto, o qui cadere.
Bandite, via, la troppa ira bandite.
È di due la follia, se le lor brame
convergono ad un punto, infesto male.

corifea

D’Edípo i figli fate che s’accordino.
Questi malanni, o Dei, lungi tenete:

eteocle

Madre, invano il tempo qui si consuma: non è prova
di parole, questa; e il tuo buon volere, a nulla giova.
Pace avremo solo al patto ch’io già dissi: che in mia mano
rimaner debba lo scettro, che di Tebe io sia sovrano.
Perciò, tu, madre, rispàrmiati ogni lungo ammonimento;
e la rocca tu abbandona, se non vuoi cadere spento.

polinice

Da chi dunque? Invulnerabile chi tanto è, che, la sua spada
nel mio petto insanguinando, meco ucciso anch’ei non cada?

eteocle

Ti sta presso, non ir lungi: la mia man guarda.